martedì 12 luglio 2011

29-06-2011 Nordkapp

(La scorciatoia)

(Ancora fiordi)

(Dopo Alta)

(Il monumento a Capo Nord)

(Tempo del caxxo, niente sole di mezzanotte)

Ci siamo, oggi e' il grande giorno. Mi sveglio alle 6.30 e mi reco con calma alle doccie, voglio essere bello per il Capo, mi faccio pure la barba.
Le nuvole iniziali spariscono dopo pochi chilometri ed anche l'iPod sembra in sintonia con la bella giornata che ne esce, riproducendo Negrita, Alicia Keys e Lacio drom dei Litfiba. Il navigatore mi fa abbandonare la statale E6 per percorrere una sessantina di km attraverso paesaggi montani mozzafiato, senza vedere l'ombra di una macchina.L'asfalto in questo caso non e' dei migliori, si balla un po' e la schiena ne risente, ma non e' certo questo il momento di lamentarsi. E' strano come, dopo aver percorso tutti questi km, una tappa da quasi 700km, che dovrebbe essere devastante, mi sembri una passeggiata. La carica di arrivare mi fa dimenticare ogni dolore, ogni fatica ed mi fa solo pensare a guidare, tenendo una media pazzesca, fermandomi solo per scattare qualche foto oltre ai due pieni di benzina e ad una mezz'ora abbondante per il pranzo. Persino i lavori in corso sembrano sorridermi: a fare da semaforo umano c'e' una ragazza davvero carina!
Il secondo pieno di benzina (con annessi sigaretta e mars tarocco della lidl) lo faccio ad Alta, l'ultima grande citta' (per cosi' dire, visto che e' tipo Pianoro) e poi parto a razzo senza fermarmi piu'. Il Nord mi chiama, lo sento, e anche se mancano ancora 230km mi sembra di essere li' a due passi. Proprio questi ultimi km si rivelano tra i piu' belli da percorrere in moto: subito dopo Alta si sale su uno sconfinato altopiano brullo e desolato, la strada lo attraversa dritta fino all'orizzonte, sullo stile Ruote 66, e non c'e' nulla se non il vento e qualche rara casetta di legno con gli immancabili quad e motoslitta nel giardino. Dopo un centinaio di km immersi in questa natura selvaggia arrivo all'incrocio con la strada che mi portera' a destinazione. Solo quella strada e niente altro per i prossimi 130km. Emozionato, apro il gas e supero chiunque davanti a me, sfrecciando su una serpentina continua, sospesa tra le rocce ed il mare. Per raggiungere poi l'isola del capo bisogna passare una galleria che attraversa il mare da sotto, scendendo per 4km con una pendenza del 9% e risalendo per altri 3,5 con una del 10%. L'ideale per uno vagamente claustrofobico come il sottoscritto... Prego e parlo con la moto per tutta la durata della galleria, chiedendole un'ultimo sforzo dopo tutta quella strada assieme e lei mi accontenta. La distanza si accorcia velocemente, l'asfalto e' perfetto e mi sembra di essere un missile, in lontananza scorgo una curva ad U con un diametro di circa 800m e la prendo a 120 all'ora. A 20km dall'arrivo al strada comincia a salire lungo la scogliera e mi lascia esposto a forti raffiche di vento gelato che mi ostacolano e mi intorpidiscono le mani. Non ora. Non farla ora la cazzata. Rallento e respiro, mi guardo attorno, qui i gabbiani sono diversi, hanno il becco da rapace, rivolto verso il basso.
Nordkapp.
Sono davvero arrivato?
Pago il biglietto e mi riparo dietro ad un casolare mentre cerco con le mani tremolanti di togliermi guanti, casco e tutto il resto per entrare nella struttura.
Una cioccolata calda ed un paio di telefonate a familiari e morosa.
Sono davvero arrivato?
Mi scaldo per bene e mi accorgo di si. Giro per il gift shop e compro un po' di cazzate assurdamente care poi vado al bancone del bar e mi faccio fare uno jagermeister che paghero' 12 euro. Pazienza. Sono qua, sono stanco, sono...felice!
Faccio qualche foto in giro alle scogliere ed al caratteristico monumento a mappamondo, ascoltando Beirut e trattenendo qualche lacrimuccia.
Ce l'ho fatta?
Sembra di si, almeno per oggi, domani e' un altro giorno ed altre strade ed avventure mi aspettano. Riparto verso l'ultimo paesino che avevo incrociato una trentina di km fa e pianto la tenda dietro un terrapieno che mi nasconde alla strada, senza neanche assicurarla ai picchetti o gonfiare il materassino, sono troppo stanco, e mi addormento velocemente in un sonno senza sogni.


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