venerdì 22 luglio 2011

08-07-2011 Helsinki 3




(Ladro!)

(La chiesa di Temppeliaukion)

(L'isola-fortezza di Suomelinna)

Altra giornata da turbo-turista, devo fare il pieno di civilta' dopo 10 giorni di nulla assoluto!
La giornata e' spettacolare: 30 gradi, zero nuvole e centro pieno di scopertissime ed abbronzatissime finlandesi. Prendo il traghetto per l'isola di Suomelinna che altro non e' che un'isola-fortezza a difesa della citta', con fortificazioni di diverso stile a seconda dei vari conquistatori (svedesi, russi, estoni e finlandesi).
Appena tornato sulla terraferma vado alla chiesa di Temppeliaukion e ne rimango estasiato: una chiesa tutto sommato semplice, senza sfarzi, ma interamente scavata nella roccia e dotata di un'acustica eccezionale. Rimango almeno un quarto d'ora ad ascoltare il Chiaro di Luna magnificamente eseguito da un pianista presente all'interno.
Mi reco al piccolo alimentari all'angolo per prendermi un caffe' ed assisto ad un fatto piuttosto singolare: tre signore coreane, facenti parte di una comitiva, che comprano rispettivamente 12, 24 e 72 tubetti di dentifricio!
"E' per lo xilitolo" mi spiega la commessa "e' un'invenzione finlandese e fa molto bene ai denti!"
Sara', ma il dubbio che possa essere in qualche modo utilizzato per la creazione o il trasporto di droghe rimane...
Sulla via del campeggio trovo un bel negozio di accessori auto e compro un porta-gps impermeabile da manubrio che mi evitera' altri ritorni a casa tipo quello di Copenaghen e mentre lo monto conosco Richard, viaggiatore solitario olandese sulla via per il Sud Africa, attrzzatissimo e molto ferrato in equipaggiamento ma un po' meno in geografia: "Quanti km faro'? Non lo so, in Norvegia pensavo di fare 400km invece ne ho fatti 700. Per il Sud Africa potrebbero essere 4.000 come 40.000". No, Richard, non e' esattamente la stessa cosa...
Nel tardo pomeriggio torno in centro alla ricerca di un biglietto per il traghetto per Tallinn ma mi tocchera' comprarlo l'indomani direttamente al porto sperando che ci sia posto, visto che e' Sabato e sono molti i turisti che si fanno andata e ritorno in giornata. Visito un pittoresco mercatino dell'usato all'aperto nei dintorni del porto e svengo alla vista di una finlandese ad un banchetto praticamente nuda che sta succhiando un lecca-lecca. Quando rinvengo torno al campeggio a preparare le borse per il giorno dopo, non posso perdere il traghetto che mi portera' in...Patatonia!

07-07-2011 Helsinki 2

(Il finlandese per tutti: Giovani, carini e disoccupati)


(Il museo di arte contemporanea, in questo periodo ospita artisti africani)

(Scorci)

Faccio colazione con un muffin al cioccolato nella veranda della tenda e, quando rientro per sistemare le mie cose, sbuca uno scoiattolo che comincia a ruminare le mie briciole. Purtroppo non ho la macchina fotografica a portata di mano, gli lancio la carta del muffin perche' possa rosicchiarne i rimasugli e lo vedo addirittura leccarla!
Mi butto verso il centro e visito per prima cosa la cattedrale che si rivela di nessun interesse storico. Un giretto al mercato e mi avvio verso il museo di arte contemporanea Kiasma. Qui prima di entrare mi ferma una militante dei diritti umani ed avrei tanta voglia di dirle che di diritti proprio non ne abbiamo, che e' un'invenzione moderna, che forse e' per mettersi la coscienza a posto quando per il semplice fatto di nascere in europa dobbiamo sfruttare gli stati piu' poveri, che e' sempre stato cosi' e che da che mondo e' mondo la differenza la fanno la forza e la scaltrezza, non dei fantomatici diritti che non sono scritti da nessuna parte, soprattutto in natura. Ma non lo faccio, non ne ho le parole ed in fin dei conti e' una mia opinione, non devo convincere nessuno, punto e basta. Entro al museo e mi godo la mostra incentrata su artisti africani contemporanei. Alcune perle ed altre cose incomprensibili, ad ogni modo ne e' valsa la pena.
Me ne vado a zonzo per il centro citta' e torno verso le 18 al campeggio, dove mi aspetta il primo bagno dalla mia partenza, in una spiaggetta carina a due passi dal campeggio. Relax, sole, un buon risotto ai funghi ed un mare di parole crociate, ormai sono diventato un esperto, ho quasi finito le 6 settimane enigmistiche che mi ero portato dietro. Anche a libri sono a quota tre, non male.
Dalla nuova tenda e fianco alla mia esce un di angelo mediterraneo pelle caffelatte, capelli ed occhi neri. Un bel respiro. Tenda troppo grande per una donna sola. Ed ecco che dopo di lei esce una sottospecie di John Lennon dei poveri versione hippie. Meglio cosi', meglio cosi'.
Quando torno alla tenda trovo il sacchetto del cibo stropicciato ed il mio preziosissimo grana padano rosicchiato. Maledetti topi dalla coda pelosa!



martedì 19 luglio 2011

06-07-2011 Helsinki

Il viaggio e' tosto, circa 550km iniziati con freddo ed acqua, ma almeno finiti con sole e 30 gradi che riscaldano sia il corpo che lo spirito. Il campeggio e' bello grande e monto la tenda sotto un albero dove ho visto scendere uno scoiattolo. In serata vado in centro e rimango di sasso per la sfilata di finlandesi per le vie della citta', finalmente traffico e gente, finalmente vita! Qua l'estate se la godono per bene visto che l'inverno e' lungo, buio e triste.
Finisco in un irish pub semivuoto dove mi fanno pagare 2,5 Euro di guardaroba obbligatorio per il borsello. Almeno c'e' una cover band svedese che suona dal vivo un po' di sano rock'n'roll e che annovera tra le sue fila quello che credo essere il batterista piu' brutto della storia dopo quello degli slipknot (pero' con la maschera in testa).
Faccio un giretto in moto per le vie della citta' e mi avvio verso il campeggio che dista circa 13km dal centro. Domani si turisteggia!


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05-07-2011 Kokkola

Parto verso le 14 senza una meta particolare e mi fermo poco dopo le 17 a Kokkola, pensando che se non si rimorchia qui...
Provo distrattamente ad attaccare bottone con la receptionist del campeggio ma il fascino del motociclista, il fascino italiano o la combinazione di entrambi non attacca da queste parti. Meglio cosi', meglio cosi'.
Il centro cittadino e' letteralmente deserto a parte le solite "vasche" dei tamarri. Passo la serata scroccando la connessione in un irish pub dove la barista e' una specie di combinazione mitologica con la faccia di Cillian Murphy (lo spaventapasseri di Batman Begins) ed il corpo di una donna da sballo.
A letto continuo a faticare ad addormentarmi, un po' per la luce ed un po' per lo skatepark a pochi passi dalla mia tenda che rimane affollato fino alle due di notte.
Bona le'. Avevo pianificato un'altra sosta prima di arrivare ad Helsinki (580km da qui) ma domani ci andro' direttamente, ho bisogno di civilta'.



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04-07-2011 Oulu 2




Giornata perfettamente inutile. Con questa luce notturna vado a letto sempre piu' tardi e mi sveglio di conseguenza...
Provo a fare il figo allenandomi sulla spiaggia e mi storgo la caviglia dopo neanche 10 minuti.
Per cena devo scegliere tra un indigesto kebap ed un'orrenda pizza. Scegliero' quest'ultima che si rivelera' pure terribilmente pesante e mi fara' passare una notte infernale.
Trovo per caso una sala da biliardo e faccio la prima partita a snooker della mia vita segnando un rispettabilissimo (per modo di dire) 21 su 147.
Unica nota positiva della giornata e' il tramonto piu' bello che abbia mai visto e che ha unito cielo ed acqua coi suoi colori corrotti.

03-07-2011 Oulu



Mi sveglio con tanta calma e mi dirigo verso sud lungo la costa ma la strada continua a rivelarsi terribilmente monotona, immersa in una foresta che non lascia neanche scorgere il mare nonostante vi corra praticamente a fianco. Dopo 250km scarsi mi fermo, gia' stanco, alla prima citta' che incontro: Oulu.
Il campeggio e' molto bello, grande e ben attrezzato, a pochi passi da una spiaggetta deliziosa, con almeno 6 campi da beach volley liberi e cabina di salvataggio in perfetto stile Baywatch.
Il centro non e' nulla di che', il mercato e' gia' chiuso e non mi resta che girovagare fin quando trovo un orrendo pub con musica metal, ma con una postazione internet gratuita e che sta trasmettendo la sintesi della stagione dell'Arsenal 00/01' (che squadrone: Ljungberg, Bergkamp, Pires ed ancora il baffuto Seaman in porta).
Dopo trasmettono in diretta la Coppa America dove un tristissimo Brasile pareggia 0-0 e la cosa piu' spettacolare sono i capelli di Neymar.
Aggiorno il blog e chatto un po' con chi trovo online tra cui Pierfederico Prescia che termina la nostra surreale conversazione con un perentorio "fotti e uccidi, fotti e uccidi!".


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02-07-2011 Rovaniemi 2


Ieri avevo posticipato il primo bagno ad oggi.
Oggi piove ed il termometro in centro segna esattamente 21 gradi Celsius meno di ieri.
La giornata scorre inutilmente tra la tenda, il primo bucato, il bagno (oggi e' il turno dei chicchi di riso interi e grandi il triplo per quel che hanno assorbito) e connessioni internet scoccate qua e la.
La sera si rasserena e mi trovo in una bettola terrificante piena di Finlandesi filo-fascisti. Ci sono due mezzi barboni hippy che suonano penosamente e non trovo di meglio da fare che guardare la gente che gioca a blackjack (ci sono tavolo e croupier veri) sorseggiando un tipico liquore locale alla liquerizia fin quando non si fa ora di andare a nanna, cioe' presto perche' sono ancora fisicamente debilitato. Sembra che con il raggiungimento dell'obbiettivo Capo Nord il fisico mi stia mollando.

sabato 16 luglio 2011

01-07-2011 Rovaniemi

DSCN0054
(Copyright Voyagerz.libero.it)


(Sole ed un bel campeggio...finalmente!)

Sono pronto a partire per le 11, ancora rintontito per la sauna e la gran dormita. Incrocio Corrado e famiglia, pescatore che somiglia ad Allegri, che sono in direzione Nordkapp, poi mi metto in strada. La Finlandia si conferma estremamente noiosa e la stanchezza regressa fanno si che mi fermi un centinaio di km dopo a fare colazione ed un po' di spesa in un market disperso nel nulla e frequentato dall'alternativo finlandese del "redneck", in mimetica e con un catorcio di pickup, molto comune da queste parti. Poco dopo aver superato il Napapjri ed il villaggio di Babbo Natale (ci vado? boh, vediamo...) arrivo a Rovainemi, che mi accoglie con 30 gradi, un sole meraviglioso ed un bel campeggio in riva al fiume. Monto la tenda e mangio un risino in bianco dopo giorni e giorni di buste precotte cinesi comprate a Stoccolma perche' mi sento un bambino nello stomaco. Era effettivamente cosi' e poco dopo partorisco un bastone nodoso e sanguinolento che mi debilita e mi fa posticipare il bagno nel fiume al giorno dopo.



In centro mi faccio abbindolare dal "Best Espresso in Town" ma almeno mi garantisco una connessione internet dopo cinque o sei giorni. In centro e' un tripudio di cerchioni scintillanti e di marmitte rumorose, sembra che lo sport nazionale sia "fare delle vasche" per il centro esibendo il proprio "ferro". Tra l'altro girano un sacco di macchine americane d'importazione ed e' un discreto spettacolo a vedersi. Il fisico e' debilitato, vado a letto presto, speriamo di stare meglio domani...





30-06-2011 Inari

(Scusami, scusami, scusami)

(La vista dal Bungalow sul lago di Inari)

Mi sveglio da solo verso le sette, il collo e la schiena a pezzi, carico la moto e mi rimetto in viaggio, questa volta verso sud, verso il sole quelo vero. E' brutto tempo e piove, quindi non mi va di fermarmi per fotografare le meravigliose strade e scogliere che ieri mi hanno portato a Nordkapp. Mi fermo a fare colazione dopo 150km, nei pressi del confine con la Finlandia, e per caso incontro Ansis, motociclista lettone di ritorno da Capo Nord, a cui chiedo informazioni sulla sua nazione e sulla sua capitale Riga, nella quale mi fermero' un paio di giorni. Lui e' gentilissimo e mi lascia il suo numero di telefono per poterci incontrare e mostrarmi la sua meravigliosa citta'.
Guardo la moto e mi scuso ancora una volta con lei, e' davvero sporca e stanca e le prometto una revisione coi fiocchi una volta rientrato in Italia.
Dopo aver rischiata la vita un paio di volte a causa di pecore e renne che attraversano la strada (o di turisti che si fermano a fotografarle in mezzo ad una curva!) varco il confine e mi trovo nella noiosissima Finlandia: Strade dritte e boschi tutti uguali per un paio d'ore fin quando non mi imbatto in un temporale coi fiocchi che mi costringe a fermarmi ad Inari, noleggiare un bungalow e farmi una meritatissima sauna finlandese.
Conosco tre ragazzi (di una volta) italiani di macerata, che non avevano ancora preso la pioggia fin li' per cui erano arrivati in 7 giorni a tappe di 7/800km. Si sono portati dietro la moka e me ne offrono una (oh, cielo!), ci scambiamo le rispettive impressioni del viaggio ed i consigli e poi tutti a nanna. Non metto neanche la sveglia, domani andro' a Rovaniemi, che dista soltanto 330km, quindi me lo posso permettere.



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martedì 12 luglio 2011

29-06-2011 Nordkapp

(La scorciatoia)

(Ancora fiordi)

(Dopo Alta)

(Il monumento a Capo Nord)

(Tempo del caxxo, niente sole di mezzanotte)

Ci siamo, oggi e' il grande giorno. Mi sveglio alle 6.30 e mi reco con calma alle doccie, voglio essere bello per il Capo, mi faccio pure la barba.
Le nuvole iniziali spariscono dopo pochi chilometri ed anche l'iPod sembra in sintonia con la bella giornata che ne esce, riproducendo Negrita, Alicia Keys e Lacio drom dei Litfiba. Il navigatore mi fa abbandonare la statale E6 per percorrere una sessantina di km attraverso paesaggi montani mozzafiato, senza vedere l'ombra di una macchina.L'asfalto in questo caso non e' dei migliori, si balla un po' e la schiena ne risente, ma non e' certo questo il momento di lamentarsi. E' strano come, dopo aver percorso tutti questi km, una tappa da quasi 700km, che dovrebbe essere devastante, mi sembri una passeggiata. La carica di arrivare mi fa dimenticare ogni dolore, ogni fatica ed mi fa solo pensare a guidare, tenendo una media pazzesca, fermandomi solo per scattare qualche foto oltre ai due pieni di benzina e ad una mezz'ora abbondante per il pranzo. Persino i lavori in corso sembrano sorridermi: a fare da semaforo umano c'e' una ragazza davvero carina!
Il secondo pieno di benzina (con annessi sigaretta e mars tarocco della lidl) lo faccio ad Alta, l'ultima grande citta' (per cosi' dire, visto che e' tipo Pianoro) e poi parto a razzo senza fermarmi piu'. Il Nord mi chiama, lo sento, e anche se mancano ancora 230km mi sembra di essere li' a due passi. Proprio questi ultimi km si rivelano tra i piu' belli da percorrere in moto: subito dopo Alta si sale su uno sconfinato altopiano brullo e desolato, la strada lo attraversa dritta fino all'orizzonte, sullo stile Ruote 66, e non c'e' nulla se non il vento e qualche rara casetta di legno con gli immancabili quad e motoslitta nel giardino. Dopo un centinaio di km immersi in questa natura selvaggia arrivo all'incrocio con la strada che mi portera' a destinazione. Solo quella strada e niente altro per i prossimi 130km. Emozionato, apro il gas e supero chiunque davanti a me, sfrecciando su una serpentina continua, sospesa tra le rocce ed il mare. Per raggiungere poi l'isola del capo bisogna passare una galleria che attraversa il mare da sotto, scendendo per 4km con una pendenza del 9% e risalendo per altri 3,5 con una del 10%. L'ideale per uno vagamente claustrofobico come il sottoscritto... Prego e parlo con la moto per tutta la durata della galleria, chiedendole un'ultimo sforzo dopo tutta quella strada assieme e lei mi accontenta. La distanza si accorcia velocemente, l'asfalto e' perfetto e mi sembra di essere un missile, in lontananza scorgo una curva ad U con un diametro di circa 800m e la prendo a 120 all'ora. A 20km dall'arrivo al strada comincia a salire lungo la scogliera e mi lascia esposto a forti raffiche di vento gelato che mi ostacolano e mi intorpidiscono le mani. Non ora. Non farla ora la cazzata. Rallento e respiro, mi guardo attorno, qui i gabbiani sono diversi, hanno il becco da rapace, rivolto verso il basso.
Nordkapp.
Sono davvero arrivato?
Pago il biglietto e mi riparo dietro ad un casolare mentre cerco con le mani tremolanti di togliermi guanti, casco e tutto il resto per entrare nella struttura.
Una cioccolata calda ed un paio di telefonate a familiari e morosa.
Sono davvero arrivato?
Mi scaldo per bene e mi accorgo di si. Giro per il gift shop e compro un po' di cazzate assurdamente care poi vado al bancone del bar e mi faccio fare uno jagermeister che paghero' 12 euro. Pazienza. Sono qua, sono stanco, sono...felice!
Faccio qualche foto in giro alle scogliere ed al caratteristico monumento a mappamondo, ascoltando Beirut e trattenendo qualche lacrimuccia.
Ce l'ho fatta?
Sembra di si, almeno per oggi, domani e' un altro giorno ed altre strade ed avventure mi aspettano. Riparto verso l'ultimo paesino che avevo incrociato una trentina di km fa e pianto la tenda dietro un terrapieno che mi nasconde alla strada, senza neanche assicurarla ai picchetti o gonfiare il materassino, sono troppo stanco, e mi addormento velocemente in un sonno senza sogni.


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28-06-2011 Poco piu' in la di Bjerkvik

(L'arcipelago delle Lofoten e' probabilmente il posto piu' bello che io abbia mai visto)

(Tre simpatici francesi in rotta verso Capo Nord)

(Real or fake?)


(Dalla finestra del bungalow dove ho dormito)


Non ti stancare della pioggia - Mi disse il buon vecchio Aldo - perche' ne prenderai tanta.
Cosi' e' stato. Oggi ho percorso la tappa piu' brave del viaggio, neanche 300km, ed ho preso piu' acqua di quante ne abbia mai presa. Ma andiamo con ordine:
Mi sveglio presto, coi camion che quasi sfiorano la tenda, e smonto tutto (sempre vestito di tutto punto e col casco in testa per non farmi mangiare dalle zanzare) e mi dirigo verso l'imbarco del traghetto per le isole Lofoten, che dicono essere meravigliose. La nave salpa alle 11, quindi ho tempo per un caffe' e per qualche sigaretta in totale relax. In attesa di salire a bordo conosco una coppia francese ed un loro amico, in moto verso Capo Nord, anche loro in pensione, e chiacchieriamo in un miscuglio di francese (qualcosa me lo ricordo ancora), inglese (fanno ovviamente finta di non saperlo) ed italiano, la cui moglie conosce avendo genitori veneti.
Quando sbarchiamo a Svolvær viene giu' il diluvio, decidiamo di provare a dirigerci verso la punta delle Lofoten, ma dopo una ventina di km ci fermiamo perche' sarebbe devastante continuare con la pioggia per poi dover tornare indietro lungo la stessa strada. E' un vero peccato perche' e' un posto incredibile, paesaggi tipicamente montani, rocciosi e floridi di vegetazione, che calano a picco sul mare. In piu' la strada e' bellissima da guidare, piena di curve, di ponti tra le isole e di gallerie inquietanti sotto al mare.
Dopo aver salutato i francesi e mangiato l'ultimo super-wurstel esco dall'arcipelago e continuo la strada verso Capo Nord. Voglio arrivarci l'indomani quindi cerco di avvicinarmi il piu' possibile, ma la stanchezza, il freddo e l'acqua mi convincono a fermarmi poco dopo in un campeggio sperduto tra le montagne e a noleggiare un bungalow (50Euro) per la prima notte di sonno su un letto vero ed al coperto dopo 12 notti. Il mio "amico porzione singola" di quest'oggi sara' un tedesco che dorme nella casetta a fianco alla mia, col quale scambio due chiacchiere, che mi dice di essere appassionato (guarda un po') di sidecar Ural, e che si divertiva a fare sterrati nei bochi innevati. Vabbe'. Ceno con le solite buste di cibo cinese prese alla Lidl di Stoccolma e mi addormento quasi istantaneamente, appena mi appoggio al materasso. Bisogna riposarsi, domani ci aspettano 675km di strada tutta curve per arrivare finalmente a Capo Nord!



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domenica 10 luglio 2011

27-06-2011 Skutvik

(Dove ho pranzato)

(Stupide renne)

(Fiordi norvegesi)

(Sole di mezzanotte)

Giornata intensissima ed emozionante, quasi 800km di strade statali, partendo alle 10.30 e piantando la tenda a mezzanotte esatta.
Mi sveglio verso le 7.30 per dare un'occhiata all'internet point del campeggio poi carico tutto sulla moto e controllo che non ci siano difetti di tenuta. Oggi si macina!
Stoltamente mi fido del mio istinto anziche' accendere il gps, quindi perdo i primi 50 minuti facendo strada inutile in direzione opposta per poi ripassare esattamente dove ero partito. Vabbe'. Un centinaio di km della sampre noiosissima autostrada svedese fino a Skellefteå, poi mi butto verso la Norvegia attraverso la statale 95, che scelgo appositamente per evitare altri rettilinei mono-paesaggio. Dopo poco inizia una regione piena di magnifici e selvaggi laghi, tutti diversi ma tutti uguali, con l'acqua nera nera che rispecchia l'azzurro di una splendida giornata. Mi fermo a pranzare in un'area picnic su ciglio di uno di questi ed assaporo l'aria pulita e soprattutto il silenzio. Non ci sono citta' vicine, passa una machina ogni 5 minuti circa!
Chiacchiero una mezz'ora buona con uno svedese che abita a due passi da li' e mi racconta un sacco di cose su come si vive li', sul fatto che in Svezia il campeggio libero e' consentito per 24 ore e che tutte le aree come quella dove siamo in quel momento sono gratis, con WC, barbecue esterno e barbecue interno ad una capanna.
- La polizia? l'ultima volta che l'ho vista passare una deve essere stato l'anno scorso...
Lo saluto e mi avvio verso il primo paesello a 5km da li' perche' ho un altro problema: la benzina! in queste zono sono davvero rari i distributori e spesso sono solamente automatici, con pagamento con la sola carta di credito. Infatti comincio a vedermela brutta quando mi trovo li', con circa 10km di autonomia nel serbatoio, il bancomat non accettato dal distributore e gli altri paesi piu' vicini sono a 30km da un lato e 45km dall'altro. Sono fottuto. Vado al market e faccio gli occhioni da cerbiatto alla cassiera che fa in modo di darmi del contante a fronte dell'acquisto col bancomat di una cosa inesistente. Dopodiche' torno al distributore ed aspetto qualcuno che venga a far benzina per pagarlo cash ed usare la sua carta.
Per fortuna va tutto a buon fine e posso ripartire, sulla strada che sembra sempre piu' il tratto selvaggio della Fondovalle Savena che porta a Loiano. Poco male, amo quell strada, solo che questa dura circa 300km e comincia a stancare. Inoltre bisogna fare attenzione alle renne che pascolano liberamente e che spesso e volentieri attraversano la strada a tradimento, restano impietrite in mezzo alle scatole fin quando non sei molto vicino a loro scappano all'impazzata da tutte le parti, rischiando di farsi investire dalle auto nella corsia opposta.
Finalmente arrivo al confine con la Norvegia, cosa che poteva benissimo non essere indicata dai cartelli, visto che Dio in persona ha fatto si che da un lato ci fossero morbide colline boscose e dall'altro irte montagne rocciose brulicanti di cascatelle e con chiazze di neve perenne sulle cime.
Continuo cosi' per non so piu' quanti altri km, si sta facendo tardi e sento parecchio la stanchezza, pero' il cambio repentino di paesaggio ed una strada finalmente adatta alla guida in moto (cioe' non rettilinea come i precedenti 4000km) mi fanno stare attivo e divertito. Mi fermo a rifare benzina in un posto nel bel mezzo del nulla, in un'atmosfera surreale, perche' c'e' ancora un sole incredibile ma sono quasi le 23.30, non c'e' nessuno in giro ed io sono totalmente rimbambito. Il benzinaio sta chiudendo in quel momento ed e' gentilissimo a spiegarmi la strada, a darmi gli orari dei traghetti per le Isole Lofoten ed alla fine mi regale anche 6 megawurstel ripieni di formaggio e ricoperti di pancetta, che costituiranno rispettivamente una cena miracolosa, una colazione disgustosa, una merenda nutriente ed un pranzo insperato.
Pianto la tenda lungo la strada a mezzanotte vicino al paese dove domani prendero' il traghetto, ma le zanzare mi aggrediscono nel senso fisico del termine e vado nel panico piu' completo, finendo per montare la tenda totalmente vestito da moto, casco in testa compreso.
E' stata una delle giornate piu' lunghe della mia vita, ma vengo ripagato dalla vista mozzafiato del sole di mezzanotte. Vado a letto, spero di dormire almeno 6 ore.



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venerdì 8 luglio 2011

26-06-2011 Umea

(Il traffico medio su una strada svedese. Da un lato...)

(...e dall´altro!)

Finalmente una giornata di viaggio decorosa, il ché vuol dire che ho fatto solo due doccie lungo i circa 710km tra Stoccolma ed Umea. Arrivo in serata con le chiappe a pezzi ed i maroni dentro ai calzini, ma almeno ho fatto un bel passo di avvicinamento alla meta.
Il campeggio é vergognosamente caro e pieno di zanzare, ma almeno é al fianco di un bellissimo campo da calcio e riesco a scambiare une passaggi (oh, cielo!) con un ragazzo del posto, di origine turca.
Non mi prendo neanche la briga di provare a scoprire cosa (non) c´é in centro e vado a nanna prima di mezzanotte, col cielo ancora decisamente chiaro. Domani si invade la Norvegia!

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25-06-2011 Stoccolma 3

(Esibizionisti)

(Non so cosa ci sia scritto, ma sono d´accordo)


Mi sveglio la mattina presto e mi tuffo nel boschetto di fianco al campeggio per testare il mio stato di forma. Pietoso. Soprattuto legato, i piedi li vedo col binocolo. Torno in centro per prendere l´ultima linea di bus aperto che mi manca e farmi cosí trotterellare per la cittá, senza peró scoprire nulla di interessante, a parte lo skatepark piú figo che abbia mai visto. Nel primo pomeriggio mi faccio in sequenza i musei di arte moderna e di architettura. Il primo é decisamente ottimo, soprattutto la parte dedicata alla fotografia con un sacco di BN e molti progetti cruenti o artistici. Il secondo é decisamente piú scarno ma al suo interno c´é un´interessante mostra sull´urbanstica moderna scandinava e la sua integrazione con la natura ed il territorio.
Il pomeriggio si fa brutto e decido di non fare serata in centro, anche per i costi davvero elevati.
In campeggio conosco il rovigotto Aldo, di ritorno da Capo Nord con la sua multistrada, che si era regalato quel viaggio in solitaria per la pensione!!!
Passo la serata a chiacchierare con lui e vado a letto presto, in previsione del prossimo trasferimento.

lunedì 4 luglio 2011

24-06-2011 Stoccolma 2



Mi sveglio presto e mi precipito in centro per godermi appieno Stoccolma e dare finalmente un volto (ed un corpo) alle leggendarie svedesi. Alle 9 in punto di un venerdí sono in pieno centro. Il nulla. Inizio a preoccuparmi, l´ambientazione ricorda vagamente quella di "Io sono leggenda". Vengo poi a sapere che sono capitato nel bel mezzo del ponte per il loro ferragosto, quindi di svedesi neanche l´ombra, ma pian piano un fiume di turisti si riversa in cittá. Per prima cosa vado al Vasa Museum, dove é ospitato l´unico galeone del 1600 integro al mondo. Che dire, é spettacolare sia il veliero che il museo, con mille approfondimenti, un mini-film sul ritrovamente ed il recupero, fino ad arrivare alle carte del processo che venne fatto per capire per quale motivo la nuova ammiraglia di Sua Maestá coló a picco dopo 20 minuti dal varo senza neppure uscire dalle insenature si Stoccolma.
Dopo tre ore abbondanti di visita ed un paio di cheeseburgers compro il biglietto per quegli autobus scoperti che fanno il giro della cittá, cosí da sapere qualcosa su luoghi di cui non so nulla e passo quasi tutto il pomeriggio a zonzo.
Terminato il tour continuo a girovagare a piedi, fin quando non scopro un mega stand intitolato "italia on tour" o qualcosa del genere. Nello stand riservato all´Emilia Romagna c´erano solo dei depliant di un orrendamente turistico campeggio di Cesenatico e nient´altro. "É l´ultimo giorno, ho finito tutto il resto" mi avverte la standista, cosí mi dirigo verso l´area bar-ristorante e chi ci trovo? Giovanni Bergonzoni himself, che serve ai tavoli impeccabilmente agghindato. Mi faccio offrire il caffé e ci promettiamo di sentirci in serata, dopo che avranno impacchettato tutto per spedirlo a Copenaghen a continuare il tour.
Nella cittá vecchia dietro al palazzo reale trovo un posto carino nel quale suona un gruppo Soul molto groovy, faccio serata lí, tra una birra da 7€ e spiccioli (ci sta) ed uno jagermeister da 9€ (questo non ci sta e, quando si dimentica di farmi pagare la birra successiva, non glielo faccio notare, pensando che siamo a posto cosí). Giovanni mi dice via sms che é stanco e pure io lo sono, quindi vado a nanna, visto che sono stato in giro dalle 9 alle 23.

23-06-11 Stoccolma




Mi sveglio di buon´ora, il tempo non é dei migliori, ma per lo meno non piove. Dopo aver fatto su tutta la mia roba parto a razzo per scappare da questa cittá nefasta e dirigermi verso la Svezia via ponte. Questo costa circa 30€ quindi prima di attraversarlo mi fermo un attimo a dare un´occhiata al materiale... Coumunque, attraversarlo é un piacere, é un´opera imponente lunga 16km di cui 6 in galleria sotto al mare e gli altri 10 su un ponte sospeso le cui torri sono alte piú di 200m!
Decido di non fermarmi neppure a Malmo, che non si prospetta niente di ché, a parte un grattacielo a spirale, e proseguo verso Stoccolma, per una tappa che si rivelerá di 680km.
La Svezia mi sta piacendo, un sacco di verde intervallato da placidi corsi d´acqua neri neri, che riflettono il cielo azzurro in tutta la sua immensitá. Non é il momento di distrarsi troppo: l´autostrada é a tre corsie in tutto, con quella centrale a servizio di una direzione per un paio di km e dell´altra per altrettanti. A dirigere questi scambi un pericolosissimo guadrail fatto di sottili paletti di acciaio uniti tra loro da quattro spessi cavi sempre di acciaio.
Finalmente il vento mi é a favore, ma dopo alcune ore la stanchezza si accumula ed il paesaggio diventa vagamente monotono, tra foreste regolarissime, adibite alla produzione di legna e cellulosa, e di... campi da golf. Tantissimi campi da golf.
Arrivato finalmente al campeggio sono molto felice. Il sole brilla, la temperatura é gradevole, non sono sfinito e l´acqua calda é gratis. Ancora una volta il mio ottimismo viene raso al suolo in men che non si dica quando, montando la tenda, mi si spezza una palo. Dopo 7 minuti di sproloqui trovo un mezzo pezzo di ricambio e riesco a tirare su la tenda. Reggerá? Sembra di sí.
CASUALMENTE ho sistemato la tenda a fianco di quella di tre ragazze tedesche, ma vengo prontamente punito in quanto mi tengono sveglio mentre cantano in tenda fino all´una canzoni di chiesa. Alleluja.





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