
Il lungo apprendistato al quale i giovani Spartani venivano sottoposti aveva in sé qualcosa di spietato e crudele e quando scendevano in guerra difficilmente poteva capitare loro qualcosa di peggio di ciò che avevano esperito nel loro apprendistato: gli unici uomini al mondo, sostiene Plutarco, che vivevano il combattimento come una riposante pausa dall'addestramento.
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